Il motore è altrettanto convincente; è rapido a salire di giri ma non troppo, ha una buona massa volanica sufficiente a garantire un ottimo gancio marcia, ma anche un allungo più che soddisfacente. Avendo una buona profondità ti permette di mantenere lo stesso rapporto per affrontare le rampe lunghe dopo una curva, oppure anche tra una curva e l'altra. Possiamo inquadrarlo già come uno dei migliori motori della categoria, con una bella schiena e un bell'allungo, rotondo e piacevole da utilizzare.
Dove sono dovuto intervenire è sul bilanciamento, perché nei primi turni ho accusato un avantreno poco caricato, come se avessi il posteriore basso e un cannotto aperto, tanto da farmi "mordere" il canale in percorrenza e limitarmi quando prendevo in mano il gas in uscita. Per equilibrare, ho tolto un po' di freno di ritorno del mono, ho ruotato il manubrio in avanti e ho sfilato le piastre di 2 mm abbassando l'anteriore. Così facendo ho trovato un ottimo compromesso e ho iniziato ad apprezzare anche le doti ciclistiche, che sono quelle di una moto perfettamente equilibrata.
Bello anche il supporto dell'elettronico, il selettore a manubrio è piacevolissimo da toccare e molto intuitivo; il quickshifter è anche più sensibile rispetto a quello delle austriache, quasi da stare attenti a toccare involontariamente la leva; la cambiata è rapidissima.
Una moto unica, forse quella che mixa meglio performance e facilità, mettendo d'accordo un pubblico eterogeneo. Una moto amichevole, questo il suo più grande pregio. Complimenti Triumph!