13 September 2016

Enduro: tutti i Campioni del Mondo 2016 ed il record di Laia Sanz

Mondiale Enduro 2016, GP della Francia: risultati dell’ultima gara classifiche finali di Campionato. Phillips porta la Sherco sul tetto del Mondo sia in EnduroGP che in E2, mentre Remes si aggiudica la E1 e Holcombe la E3. La fortissima Laia Sanz vince il 5° titolo tra le ragazze. Ecco la gallery e tre video-riassunto (SuperTest, Day1 e Day2)

La fine di un anno sperimentale

Il Gran Premio della Francia mette la parola fine alla stagione 2016 del Mondiale Enduro, un’annata di esperimenti, a partire dal GP del Marocco e dalla nuova classe EnduroGP. Esperimenti che proseguiranno il prossimo anno, con tanti GP e diversi format di gara. Ora i piloti si rilassano prima del grande appuntamento con la Six Days, in programma dall’11 al 16 ottobre in Spagna. Nel frattempo godiamoci gli ultimi video che ritraggono i piloti nel consueto SuperTest del venerdì sera (ora obbligatorio per tutti i GP) e i due giorni di gara.

Mondiale Enduro 2016, GP della Francia – video highlights Day1

Mondiale Enduro 2016, GP della Francia – video highlights Day2

EnduroGP: il segreto di Phillips

Ufficialmente, nel Mondiale Enduro lo lancia Fabrizio Azzalin nel 2013. Parliamo di Matthew Phillips, che quell’anno corre con l’Husqvarna TE 310 4T e vince subito la categoria Junior davanti al nostro Giacomo Redondi. L’anno successivo passa in KTM Factory, vincendo la E3 (all’esordio tra i big) e battendo il compagno di squadra Ivan Cervantes. Il 2015 non è un’annata top, tra infortuni e prestazioni incostanti. Phillips è rilanciato dallo stesso “Azza” nel 2016. Una scommessa, quella di ingaggiare MWP nel Team Sherco CH Racing, che il Team Manager è sicuro di vincere. E così è stato. L’australiano non solo si aggiudica il titolo della E2, ma anche (e soprattutto) quello della EnduroGP. Insomma, il numero 1 al Mondo, in assoluto, è lui. Sul talento nessuno ha mai messo parola, ma il vero segreto di Phillips è l’avere un Team che lo supporta, che gli sta vicino, che lo incoraggia, che lo coccola. Phillips-Azzalin, un binomio che funziona come pochi altri nel Mondiale Enduro. Sono una certezza, tanto da vincere la classifica assoluta con una 300 4T in mano di un ragazzo di 24 anni. Una vittoria sudata e meritata, in dubbio fino all’ultima prova speciale, come dimostra il gap tra Tazmania e il duo inseguitore formato da Mathias Bellino (Husqvarna Factory) e Steve Holcombe (Beta Factory), rispettivamente battuti per 19 e 20 punti. È proprio nell’ultimo GP stagionale che Holcombe perde la seconda posizione nella classifica assoluta, a vantaggio di un Bellino scatenato davanti al pubblico di casa. Questo dunque il podio della EnduroGP, che non dà soddisfazioni a Eero Remes (TM Factory), che chiude a quota 197 punti (qui tutte le classifiche). Il migliore dei nostri è Alex Salvini (Beta Factory), che per un solo punto non centra l’8° posto. Manuel Monni (TM Factory) chiude la top 10, ma staccato di 46 punti dal bolognese. Non del tutto negativa la stagione di Davide Guarneri (Honda RedMoto), 15° assoluto con 36 punti: il bresciano, dopo un avvio di stagione davvero difficile nel quale non trovava il giusto feeling con la nuova disciplina, si riprende nel finale di Campionato, puntando molto sui Cross Test.

Passando alla gara, l’ultima stagionale va – un po’ a sorpresa – all’americano Taylor Robert (KTM Factory), 2° nel Day1 e vincitore nel Day2. Ottimo weekend anche per Loic Larrieu (Yamaha Outsiders), che in Francia conquista la sua miglior prestazione stagionale. La medaglia di bronzo è di Mathias Bellino, vero idolo del pubblico transalpino.

Tutti i vincitori di classe

La E1 va nelle mani di Remes, che per il secondo anno di fila conquista il titolo iridato con la TM 250 4T. Nathan Watson (KTM Factory) vince il GP ma non basta per colmare il gap dal leader in classifica: il britannico, rivelazione dell’anno, si candida come uno dei talenti più interessanti da seguire per gli anni a venire. Daniel McCanney (Husqvarna Factory) è 3°; Rudy Moroni (KTM Farioli Supported) e Gianluca Martini (Kawasaki Lunigiana Moto) chiudono rispettivamente 6° e 7°.

La E2 si conferma la categoria più tosta ed affollata, ma alla fine è Phillips ad avere la meglio su Bellino, Larrieu, Robert e Salvini. Guarneri è 7° davanti a Deny Philippaerts (Beta Boano), mentre Tommaso Montanari (Kawasaki KE-Moto) chiude 11° di classe.
In E3 si parla italiano con le Beta Factory di Holcombe e Johnny Aubert. In più, il 3° posto finale va al nostro Manuel Monni, in sella alla TM 300 2T Factory. Thomas Oldrati (Husqvarna BBM Italia) chiude al 9° posto.

Mancato en-plein per Giacomo Redondi (Honda RedMoto) in EJ: l’italiano, già Campione del Mondo, termina al 2° posto l’ultima giornata di gara, facendo 15 su 16. “Tutta colpa” di un ottimo Josep Garcia (Husqvarna Factory), che chiude la stagione al 3° posto alle spalle di Albin Elowson (Husqvarna). Sesto posto finale per Davide Soreca (Honda RedMoto) e nono per Matteo Cavallo (Beta Boano).

Sempre in occasione del Gran Premio d’Italia abbiamo celebrato la vittoria – matematica – della EY da parte di Jack Edmondson (KTM). Valerian Debaud (Yamaha) chiude dietro al britannico e davanti all’infortunato Jean Baptiste Nicolot (Yamaha), fino a metà Campionato avversario numero 1 del neo-Campione della 125. Decimo posto finale per Mirko Spandre (KTM Farioli Supported), che ha partecipato solamente ai primi 3 round del Campionato.

Il record di Laia Sanz

Donne e motori gioie e dolori? Ciò non si può dire quando c’è di mezzo Laia Sanz (KTM Factory), che in Francia conquista il suo 5° titolo iridato nell’Enduro. Sommati ai 13 conquistati nel Trial (Indoor e Outdoor) Laia diventa la donna più vincente nella storia del Motorsport (e ricordiamo che il record assoluto di titoli, i 20 di Toni Bou, è tranquillamente alla sua portata, pur essendo i due record considerati un po' marginali rispetto al palmares dei pluricampioni delle discipline maggiori). Un talento naturale, quello per la guida di veicoli a due ruote, che porta la spagnola a partecipare ogni anno anche alla Dakar (riuscendo ad entrare anche in top 10 a fine gara!). Merito a Maria Franke (KTM) e Jane Daniels (Husqvarna) per averci provato fino all’ultimo.

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